Che cos’é l’amor?!

Una ventina di giorni fa si é conclusa la prima stagione di Che cos’é l’amor?!
Quattro incontri per rispondere alla domanda che gli uomini si pongono da quando passavano le sere intorno al fuoco a guardare le stelle.

Quattro incontri che abbiamo passato al Beba Roma  insieme ad un gruppo di coraggiosi, a interrogarci sul significato dell’amore.

Che cos’é l’amor?! nasce da una idea mia e di Alessandra Torrice, splendida donna dalle mille sorprese, incontrata per caso quasi sei anni fa.

Beba Roma

Questa é Alessandra mentre canta, ma durante il giorno lavora come onicotecnica, e la sua vera essenza é quella di una laureata in semiotica

Il nostro é stato un amore prima vista, che dopo tante rincorse e ostacoli, ha partorito un seminario di 4 incontri in cui abbiamo la presunzione di spiegare cosa sia l’amor.

L’esigenza é universale. Perché, quando meno ce lo aspettiamo, l’incontro con una persona ci scatena emozioni tali da impedirci di mangiare e dormire, da farci cambiare e diventare migliori, da farci dimenticare tutto tranne quella persona e il desiderio di passare il maggior tempo possibile con lei? Spesso non riusciamo a capire cosa in particolare ci attragga dell’altro, ma sappiamo che siamo continuamente attraversati dal desiderio di lui/lei, ed il suo pensiero non ci abbandona mai.
Accanto alle questioni d’amore non possono non presentarsi le questioni di sesso.
Altra annosa domanda: c’é il sesso senza amore?
A mio avviso no, mai.
No, non c’è nessuna visione romantica al fondo di ciò che ho appena affermato.
Il sesso, anche quello di una notte, quello occasionale con lo/la sconosciuto/a che non rivedremo mai più, genera emozioni, forti, profonde, che ci invadono, che ci rimangono addosso (anche se solo per un’ora) e ci modificano.
Come fa l’amore, ma semplicemente non siamo abituati a chiamarle nello stesso modo.

E l’Amore, (anche quello comunemente indicato con la A maiuscola), quello di tutta la vita “che quando ero piccola me lo sognavo proprio così” non é slegato dal sesso.
E’ il sesso che differenzia l’amore fraterno dall’amore con l’amato. Il sesso che siamo portati spesso a differenziare dall’amore, come se fosse ad un livello diverso, inferiore “E’ stata SOLO una storia di sesso”, così si dice, no?
io non credo che il sesso sia SOLO sesso, anche quando solo di sesso si é trattato.

Con queste e tanti altri pensieri nella testa io e Alessandra abbiamo pensato che ci sentivamo abbastanza presuntuose ed incoscienti per andare a raccontare alle persone cosa fosse l’amor e quanto fosse legato al sesso.

Ci siamo fatte sostenere da teorici del calibro di Umberto Eco, Galimberti, Alexander Lowen, Helen Kaplan, Sigmund Freud, Michael Eder, Peirce, Helen Fisher, (spirito guida Virginia Woolf) facendo riferimento alle più varie discipline, dalla semiotica alla psicologia passando per la filosofia, la psicoanalisi, la biochimica, la medicina.
Con un intento chiaro, più che dare delle spiegazioni e delle certezze avremo instillato dubbi, generato domande, offerto un panorama di risposte vario, non sempre coerente, e mai del tutto esplicativo del fenomeno, un ventaglio di riflessioni ampio e sorprendente.
Volevamo stupire, così come l’amore stupisce, arricchisce, confonde.
Abbiamo quindi organizzato un viaggio, un viaggio tra parole, musica, video, attività pratiche in cui abbiamo affrontato i legami tra amore e sesso nelle seguenti tappe: Attrazione, Corpo, Fantasie sessuali, Orgasmo.
In ognuna di queste fasi di una relazione (duri essa due ore o una vita non fa differenza), tendiamo ad attribuire all’altra persona un potere enorme, il potere di renderci felici (o di distruggerci) con una parola o con un gesto. Senza nulla togliere alla “magia” dell’altro, spesso dimentichiamo il nostro potere, di scegliere, di sedurre, di decidere, il nostro potere di dare e darci piacere.
Spesso Il potere é racchiuso nella conoscenza: più cose sappiamo di noi, del nostro corpo, dei nostri desideri, delle nostre fantasie, meglio viviamo l’amore, più riusciamo ad essere soddisfatti.
Riflettere sui significati che diamo alle cose, sul valore che attribuiamo all’altra persona o alla relazione comporta anche il mettersi in gioco.
E abbiamo giocato molto in questo viaggio, abbiamo scomodato il corpo e i sensi per capire cosa ci piace, abbiamo superato l’imbarazzo dello scegliere una persona sconosciuta e del sondare i motivi per cui scegliamo, ci siamo confrontati con fantasie e desideri, anche con quelli indicibili, abbiamo esplorato il significato del piacere, come si genera dentro di noi, cosa ci da.
Dietro gli sguardi curiosi sono nate domande, idee, pensieri, nuovi desideri.
Come avevamo previsto.
Quello che non avevamo previsto era che i partecipanti, nonostante le grandi differenze di età, di ambiente di provenienza, di esperienze, di modi di portare a spasso il proprio corpo (da chi lo trasporta in bici a chi lo lo fa viaggiare dentro un vestito da tigre), di modi di esprimere il desiderio, si reincontrassero ogni volta sorridendo con il gusto di continuare a viaggiare insieme e per questo dobbiamo solo ringraziare il meraviglioso potere dell’amore.

Un grazie anche per la cura e l’attenzione che hanno animato il luogo che ci ospitava ( Beba Roma).

Dopo l’estate é prevista una replica.
Siate curiosi!
Vi aspetto!

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